VirtuAlis: il progetto presentato al fuorisalone 2017 di Milano
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Il progetto VirtuAlis

 

L’uomo si è sempre ispirato al mondo in cui vive per reinterpretarlo attraverso la propria immaginazione, per realizzare nuove creazioni utili per la comunità, arricchite dalla sua intelligenza e dalla sua sensibilità.

Nasce così l’artigianato e l’arte, fin da quando l’uomo ha sentito l’esigenza di rappresentare la sua vita di cacciatore sulle pareti delle caverne.

Reinterpretare la realtà in forme chiamate arte e artigianato è un’esigenza tremendamente umana, che consente all’uomo di appropriarsi della realtà, farla maggiormente sua, ringraziarla ed esorcizzarla.

Questo è avvenuto in ogni parte del mondo, in tutti i millenni che sinora ci hanno preceduti: sono nati così, nelle diverse culture, i vari stili che nella nostra Europa sono stai chiamati arte greca classica, arte gotica, arte rinascimentale, barocca, … .

Il connubio tra cultura dominante e sensibilità degli artisti/artigiani ha dato luogo ai suddetti vari stili, ma una cosa li accomuna tutti: la base di partenza è il mondo in cui l’uomo abita, specie quello floreale.

L’avvilupparsi delle foglie, dei tralci, i movimenti dei fiori, degli steli, hanno ispirato gli artisti nei secoli e nelle culture: l’artista li ha interpretati, resi modulari e intersecati con movimenti geometrici.

Questo è avvenuto fino alle prime decadi del 1900, identificabile in Europa con lo stile liberty, art nouveau o stile floreale in Italia.

Dal Decò in poi la natura ha smesso di essere fonte di ispirazione e solo le forme geometriche sono rimaste a modulare la produzione di design e artigianato.

UNA REALTA’ ALTRA

Da oltre 20 anni esiste un nuovo mondo, comunemente chiamato “virtuale”.

Virtuale vuol dire, dal latino classico medioevale, altra virtù, altra possibilità, ciò che ancora non è ma potrà essere. (Un seme è virtualmente un albero).

E’ un mondo sperimentabile grazie al senso della vista e in parte dell’udito; ultimamente il senso del tatto è minimamente utilizzabile grazie agli schermi touch.

E’ un mondo con la sua “flora”, con i suoi “colori”, i suoi “suoni” e le sue atmosfere.

E’ una delle grandi rivoluzioni della storia dell’uomo, a cui assistono coloro che sono nati prima dell’avvento del computer; chi sta nascendo in questa rivoluzione, non avendo un prima e un dopo (i nativi digitali), vivono contemporaneamente e naturalmente i due mondi.

La formazione mentale, la percezione della realtà, la formazione del gusto estetico saranno formati, per questi uomini, dall’incontro nel loro inconscio dei due mondi che fin da piccoli iniziano a sperimentare contemporaneamente .Nel profondo dell’uomo la flora del mondo reale e la “flora” del mondo virtuale si fondono per formare una nuova coscienza percettiva, mai esistita prima nella storia dell’evoluzione del cervello umano.

Nella sua lunga esperienza di restauratore d’arte, Andrea ha dovuto prestare molta attenzione, al fine del loro restauro, agli elementi decorativi di cornici, ceramiche, mobili dipinti, bassorilievi, … , che in questi lunghi anni sono transitati nel suo laboratorio.

Nelle fasi di restauro, è entrato nell’immaginazione dell’artigiano/artista di quella epoca per vedere come reinterpretava le forme naturali e geometriche .

Analizzare, per restaurare, elementi decorativi stilistici ha portato Andrea, alcuni anni fa, a chiedersi:

Come il mondo virtuale può ispirarmi per creare un nuovo stile?

Posso attuare lo stesso procedimento creativo che gli artigiani/artisti del passato hanno adottato con il mondo reale, analizzando il mondo virtuale ?

E’ iniziata così una ricerca che lo ha portato ad analizzare i tanti elementi del mondo virtuale, concentrandosi su quelli più gradevoli e significativi .

Ha, inoltre, analizzato la stilistica che le aziende di software e i motori di ricerca utilizzano nel rappresentare gli ambienti virtuali.

LA FLORA VIRTUALE

Esplorando ed analizzando il mondo virtuale, possiamo trovare elementi ricorrenti, che ad Andrea Ippoliti piace chiamare “flora”, che in questi anni si sono sempre più affermati con la loro presenza.

Sono segni, simboli, pittogrammi, che i grafici del software hanno iniziato ad adottare fin dai primi momenti della rivoluzione digitale e che ora vengono definiti tipici del web (webglifi) e delle tecnologie mediali, anche se possiamo trovarli in altri campi.

Quando vengono visti fuori dal loro usuale contesto, sappiamo da dove vengono.

Sono ormai chiaramente e velocemente comprensibili a chiunque, a qualunque età, e in qualunque parte del mondo, trasversali rispetto alle varie culture. Provengono per lo più dalla cultura occidentale ( basti pensare alla @, segno utilizzato dai mercanti veneziani che l’ingegnere americano Ray Tomlison, inventore della posta elettronica, ha reso universalmente conosciuto ).

Sono i “segni” della globalizzazione, che troviamo dentro i programmi software, nei social network, nei vari sistemi di comunicazione, nei telefoni, nella tecnologia mediale.

I webglifi, in quanto universali, sono simboli di pace e abbattono le barriere, perché tutto ciò che è universale è fortemente umano e portatore di pace.

La ricerca ha portato Andrea a testare graficamente, con disegni a matita, questi simboli, verificando che è fattivamente possibile attuare lo stesso approccio creativo degli artigiani/artisti del passato.

Nasce così lo stile VirtuAlis, con cui Andrea realizza, fin dal 2010,  arte e design, pezzi unici di arredamento o con cui rivisita mobili antichi.

Nella sua produzione vengono utilizzate, in un perfetto mix, le tecniche artistiche del passato insieme a quelle più moderne, dalla colla di coniglio alla resina acrilica, dalla foglia oro a quella di rame, dalla madreperla a pezzi di DVD.

Con il progetto VirtuAlis, ciò che è virtuale diventa reale, tangibile. Sarà possibile toccare una at/chiocciola, un allega/attachment, un cancelletto/hashtag. Sarà possibile sedersi su un visto/check, farsi illuminare da un ricarica/refresh, …. .

La realtà virtuale diventa fonte d’ispirazione per Andrea esattamente come la realtà naturale lo è stato per gli artisti del passato, elaborando e producendo elementi modulari, decorativi e strutturali per i vari campi dell’altissimo artigianato, design e arte.

VirtuAlis celebra la positività e universalità del web e ripudia tutti gli aspetti negativi che in esso possono essere introdotti.

La realtà virtuale è un mondo di idee, un luogo di comunic-azione, di incontro tra gli uomini del mondo, uno strumento molto potente che può essere usato per il bene o per il male, esattamente come accade nella realtà reale: sta ad ogni uomo la responsabilità dello scopo per cui lo utilizza.

Per verificare di persona quanto detto finora, basterà andare nella galleria d’arte di Sheila Hyland Motta.

Andrea Ippoliti

Riassunto del progetto : Aprile 2017

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