La luce della Croce
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Significati e simbologie sulla doratura della nuova croce

 

 

La tecnica artistica

Sulla preparazione fatta di gesso e colla di coniglio, perfettamente levigata, sono state scritte delle invocazioni dalle persone presenti in chiesa.

Su questa preparazione vengono stese almeno 6 mani di bolo: terra orientale finissima, ricca di ossido di ferro e untuosa, legata con bianco d’uovo.

Poi, bagnando con acqua, vengono adagiate foglie di oro 24 karati ( quindi puro, i nostri gioielli sono a 18 karati, cioè è legato con altri metalli).

Dopo alcune ore, con strumenti di varia foggia fatti di pietra d’agata, l’oro viene lucidato e diventa lucente da opaco che era.

Questa metodica ha circa 700 anni, la sua bellezza è impareggiabile e non può essere eseguita con materiali sintetici, ma solo di origine naturale.

 

Simbologie

Tutti i passaggi che portano ad una doratura perfetta, devono essere eseguiti con grande attenzione, cura, delicatezza e passione: questi ingredienti fondamentali per ogni forma d’arte, lo sono anche per l’arte d’amare a cui ogni essere umano è chiamato. Perchè ad amare si impara, si deve imparare, per non essere dei semplici dilettanti, incapaci quindi di creare opere d’arte.

L’oro rappresenta la purezza e l’inossidabilità: a Gesù Bambino, insieme all’incenso e alla mirra, fu offerto oro e questo non venne rifiutato da sua Madre e suo Padre.

L’oro rappresenta la luce “calda”, benevola, non fredda, che accoglie e non distacca.

Le esperienze di estasi, di visioni, paradisiache, di premorte, di amore, sono sempre raccontate da chi le ha vissute come esperienze di luce, belle, senza tempo, già inserite nell’eternità.

La lucidatura dell’oro può simboleggiare la nostra volontà, che sceglie di rendere luminosa una vita opaca, che sceglie di illuminare la propria vita con la luce del Vangelo, che sceglie di esaltare il dono della vita che ci è stato fatto.

La pietra d’agata è una pietra preziosa, luminosa perchè traslucida, calda al tatto, affascinante a guardarla: può simboleggiare noi stessi, preziosi agli occhi di Dio, che con gesti sapienti lucidano chi ci sta attorno, donando luce d’amore.

L’agata è un quarzo durissimo come l’animo dell’uomo che non viene scalfito perchè ha costruito la sua casa sulla “roccia”, da cui si ricava l’agata.

Saranno disponibili brunitoi provenienti da due storie: miei brunitoi con i quali lavoro da circa 35 anni e brunitoi di un doratore, Carlo di Cantù che ora ha 94 anni : coloro che impugneranno questi brunitoi si collegheranno simbolicamente con me e Carlo e con la grande nostra storia dell’arte e attraverso di essi collaborano all’esecuzione dell’opera.

I materiali di origine naturale che necessitano per raggiungere la bellezza dell’oro, simboleggiano la bellezza di Madre Natura che insieme al nostro saperla usare e non abusare, consente di raggiungere la Bellezza Suprema.

 

La luce della Croce data dall’oro simboleggia la fine della sofferenza, la trasformazione di uno strumento di tortura e di morte in strumento Pasquale verso la vita eterna.

Basterà anche una sola candela per avere il riverbero di luce dalla croce: basterà un solo uomo che ancora creda in Cristo per illuminare il mondo. Muovendoci all’interno della chiesa, la luce della croce cambierà continuamente aspetto in base a dove ci troviamo: la luce dell’Amore di Dio non è fissa, ma cangiante, si isinua nel nostro animo in maniera sempre nuova e diversa.

La tecnica ha più di 700 anni: la scelta di utilizzare una tecnica artistica antica simboleggia il nostro rapporto con la storia degli uomini che ci hanno preceduti. I nostri piedi ben saldi sul passato per avere la saggia sicurezza per avventuraci verso il futuro. Se non sappiamo da dove veniamo, non sapremo chi siamo nè dove andremo.

 

 

Andrea Ippoliti